Erbe Spontanee
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CAMBIAMENTI CLIMATICI
Quando si parla di buco dell’ozono si intende il progressivo assottigliarsi dello strato di ozono presente nella stratosfera ossia in uno dei 5 strati di cui è composta l’atmosfera terrestre. La stratosfera assorbe i raggi ultravioletti del Sole e, proprio grazie allo strato di ozono, ne trattiene la maggior parte. Questo gas è quindi fondamentale per garantire la vita sulla Terra: senza di esso infatti i raggi ultravioletti non sarebbero filtrati e arriverebbero a noi in grandissime quantità. Come vedremo tra poco, questo avrebbe delle conseguenze devastanti, sia sull’ambiente che sulla nostra salute e sopravvivenza.
Quali sono le cause del buco nell’ozono?
Lo strato di ozono, con il passare del tempo, ha subito delle variazioni per cause naturali, assottigliandosi leggermente in alcuni periodi ma questo non ha mai destato grandi preoccupazioni. Si è iniziato a parlare di buco dell’ozono negli anni ’70 poichè gli scienziati hanno notato che lo strato di ozono si era assottigliato ulteriormente, e questa volta per effetto dell’uomo. Come abbiamo già visto quando abbiamo parlato dell’effetto serra, del surriscaldamento globale e delle piogge acide, gli agenti inquinanti rilasciati nell’atmosfera dalle industrie e dalle attività umane ha determinato dei mutamenti bruschi e repentini, che rischiano di mettere in pericolo la nostra stessa esistenza. Le sostanze inquinanti responsabili del buco dell ozono, non appena entrano in contatto con i raggi ultravioletti si degradano e rilasciano nell’atmosfera atomi di cloro e di bromo, che danneggiano lo strato di ozono.
Buco dell’ozono: le conseguenze
Come abbiamo già anticipato, le conseguenze di questo fenomeno, se dovesse peggiorare, rischiano di essere davvero preoccupanti, sia per la nostra salute che per l’ambiente e lo stesso ecosistema.Conseguenze per la nostra salute. Se il fenomeno del buco dell’ozono dovesse peggiorare, noi saremmo esposti in misura maggiore ai raggi ultravioletti perchè verrebbe a meno il filtro naturale presente nella stratosfera. I raggi UV sono però molto pericolosi per la salute umana: aumentano il rischio di cancro della pelle e di mutazioni del DNA.
Conseguenze per l’ambiente
Anche l’ambiente sarebbe messo a dura prova dai raggi ultravioletti perchè questi inibiscono la fotosintesi clorofilliana, minando quindi lo stesso ecosistema. Uno scenario apocalittico. Se lo strato di ozono dovesse scomparire dalla stratosfera, sarebbe impossibile immaginare la vita come oggi la conosciamo: le piante con il passare del tempo smetterebbero di crescere, quelle esistenti morirebbero e noi, se non malati, saremmo comunque impossibilitati a sopravvivere in un mondo desertico e privo di verde. Lo scenario che si prospetta sul lungo periodo è quindi apocalittico: per questo motivo il fenomeno del buco dell ozono è sul tavolo di discussione dei Paesi Sviluppati. Bisogna trovare misure per limitare la produzione di agenti inquinanti pericolosi, al più presto.
camminare
Iniziativa realizzata nell’ambito di Community-lab 2018. Una passeggiata ambientale lungo i percorsi golenali del Lungo Reno da Casteldebole a Casalecchio di Reno, per conoscere piante e alberature, miti fiori e frutti dell’estate, con i Ragazzi delle Scuole Primarie e Medie di Borgo-Reno, il Gruppo di Cammino di Borgo Alice e gli educatori dell’Ufficio Reti del Quartiere Borgo Panigale -Reno.Erbe Spontanee
Carota Selvatica: E’ simile alla varietà coltivata, ma quella selvatica ha la radice biancastra e sottile. E’ una pianta biennale, il fusto può raggiungere più di 1 m. di altezza. I fiori sono piccoli, bianchi e raggruppati a formare la tipica ombrella, il fiorellino centrale è scuro per cui è facile riconoscerla. Si raccolgono le foglie basali tenere e la radice. La carota coltivata è stata ottenuta dopo molte manipolazioni da quella selvatica.
CAROTA scheda
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Cardo Mariano : L’intera pianta è glabra e spinosa. E’ una pianta erbacea biennale che nel primo anno produce una rosetta di foglie e nel secondo lo scapo fiorale. Il fiore è alto anche 150 cm. Si usano i frutti, lunghi circa 1 cm, neri con macchie gialle.
CARDO MARIANO scheda
alberi e arbusti
Acero: Albero che non supera i 20 metri di altezza, chioma densa e regolarmente espansa in tutte le direzioni. Foglie decidue, palmate, a 5 lobi arrotondati. Fiori giallognoli portati in corimbi eretti, si sviluppano contemporaneamente allo sviluppo delle foglie. I fiori sbocciano da fine aprile a maggio. Il frutto è una samara con ali a varie angolature a secondo della specie. L’Acero campestre, originario dell’Europa è spontaneo in tutta Italia e lo troviamo presente nei boschi, nelle macchie, in pianura, nelle colline sino ad una altezza di 1000 metr
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Borragine: Alta fino a 70 cm, è una pianta annuale. Ha un fusto piuttosto grosso ricoperto di peli ispidi, come le foglie. I fiori hanno forma di una stella con cinque petali, sono di colore azzurro. Le foglie sono ovali. Fiorisce da maggio a settembre. I semi si possono raccogliere ad ottobre